e-mail

  • filippo.gianchecchi@pec.architettifirenze.it

lunedì 20 maggio 2013

*FAI DA TE - Tavolo shabby-chic

Un altro pezzo che si aggiunge alla mobilia di casa.
Il tavolo ce l'avevo...sia chiaro... ma era un tavolo tondo, di 120 cm di diametro, che occupava troppo spazio nella cucina e quindi non appena si è presentata l'occasione ne ho acquistato a poco prezzo (fra gli annunci online si fanno dei veri e propri affari!) uno rettangolare, da risistemare e mi son messo al lavoro.

Si tratta di un tavolo di noce con le gambe "a sciabola"; estendibile grazie ad un meccanismo manuale di allungamento molto semplice: ognuna delle 2 prolunghe rettangolari (poste sui lati corti) è montata su due regoli di legno che, scorrendo in un telaio, fungono da guide e contemporaneamente da estrattori. Quando il tavolo è chiuso le due guide spariscono all'interno del telaio e le due prolunghe si vanno a collocare sotto il piano andando a determinare un doppio spessore molto carino e decorativo.

Il piano non era in massello ma in nobilitato noce (dalle scalfitture, sotto l'impiallacciatura, si vedeva benissimo il truciolare della struttura) e quindi non sarebbe servito ripulirlo e riportarlo a legno: la carta abrasiva avrebbe scoperto il truciolare rendendolo orribile...
Poco male! La mia intenzione di partenza era comunque quella di ridipingerlo con la mia tecnica preferita: quella shabby-chic ovvero il cosiddetto sbiancato decapato.

Queste erano le condizione del tavolo appena preso (e già smontato). Il piano era graffiato e malconcio, idem per le gambe che presentavano anche colature di vernici successive. Sullo sfondo si vedono le due prolunghe con il resto del telaio.





La prima fase è sempre quella dello smontaggio: ho smontato il telaio ed i regoli/guide delle prolunghe. 



Dopodiché mi sono armato di sverniciatore chimico, guanti e mascherina e, con l'aiuto di una spatola da stucco, ho iniziato a eliminare la vecchia vernice.



Una volta finito con lo sverniciatore ho ripassato il tutto ben bene con la carta abrasiva, prima a grana più grossa (60-80) e poi più fine (100-120), in modo di riportare tutto a legno e eliminare i solchi più profondi e attenuare le scalfitture più brutte.

La fase successiva è stata quella della verniciatura. Per ottenere uno shabby-chic più carino ho deciso di passare sul legno una mano uniforme di vernice color marrone juta che sarebbe poi apparsa -alla fine del lavoro- sotto il bianco.


 

Una volta asciutta bene la vernice ho passato una candela sugli spigoli e in tutte quelle parti in cui volevo che si verificasse l'effetto "consumato".



Sulla cera la vernice successiva non fa presa e con l'ultima scartavetratura sarebbe saltata via solo nei punti giusti!
Poi ho dato 3 mani di bianco opaco e, asciutta la vernice, ho iniziato il lavoro più gratificante, ovvero passare la carta vetrata per realizzare l'effetto decapè.



Anche in questo caso ho passato per prima una carta vetrata a grana molto grossa (leggermente !) che dà l'effetto del "graffiato", poi con carte sempre più fini per smussare i contorni e sfumare con l'effetto "consumato". Alla fine una passata con la paglietta di lana di ferro uniforma il tutto e lo rende omogeneo e sotto compare il colore juta della prima vernice.

Alla fine ho rimontato il tutto e...

Questo è il risultato finale :) 


vista_1

vista_2


dettaglio decapatura

tavolo aperto

Effetto finale

Carino no?

Tavoli come questo si trovano in commercio anche a più di 400 euro. Io in totale (comprese le vernici e tutto l'occorrente) non l'ho pagato neanche 80 euro.

Ennesima dimostrazione che basta un pochino di impegno e si riesce a fare tutto quel che si vuole... risparmiando! :)

Un grosso saluto. Filippo