Durante le varie giratine che -ormai sempre meno spesso purtroppo- faccio nel bosco, mi è capitato spesso di soffermarmi ad osservare alcuni alberi sotto una luce diversa... li guardo e mi immagino di vederci, fra rami, nodi, cavità, fogliame, radici, luci e ombre alcuni visi, delle facce buffe o espressioni umane congelate nei tronchi; a volte sembrano urlare di dolore, altre fanno quasi paura, altre volte ancora sembrano profili che si aprono in una risata strabordante... Io, per dirla con il linguaggio de "Il Signore degli Anelli", li chiamo i miei ENT. Ecco qualche esempio:
(Lilo &) Stitch?!?!? |
Un olivo Zombie!?! |
Il fantasma del faggio urlante |
La quercia che ride di profilo |
Ecco...di queste foto ne ho un bel po' e ho dunque deciso di incorniciarle con una cornice idonea. Quale? Be'...legno naturale ovviamente! L'occasione si è presentata quando circa un mese fa ero in cerca di funghi e al posto dei dannatissimi boleti che proprio non si volevano far vedere ho trovato una piccola catasta di rami lunghi e diritti. Ergo: invece dei funghi (che non c'erano!) ho preso il legno e portato a casa. Dopo averli puliti e tagliati a misura ho preparato le "tacche" a mezza pialla su ogni estremità in modo che i 4 pezzi si incastrassero fra loro, poi con l'aiuto di un po' di colla vinilica e un gomitolo di rafia (o spago) li ho legati ben bene e, dopo una giornata per far tirare la colla, la cornice era pronta.
Il sistema poi per sostenere la fotografia, senza l'ausilio di pannelli è semplicissimo: due pezzi di spago legati dagli angoli della cornice e incrociati su cui fissare la foto con l'ausilio di scotch o biadesivo. E il ruolo del passepartout lo farà il muro...
Ed ecco il risultato finale: i miei ENT hanno trovato il loro giusto posto per far bella mostra di sè.